Hai già intrapreso la tua attività commerciale nella ristorazione. Bene.
Hai iniziato sulla base di un piano marketing ideale da adottare. Ancora meglio!
Ciò che leggerai in questo articolo, invece, sarà una guida completa su come utilizzare nel modo migliore i social network in ambito food:
scoprirai infatti quali sono i 3 step da seguire per importi sui tuoi competitor, distinguerti da essi e attrarre la tua food community.
Ho detto attrarre, non creare.
Per il momento non ci occuperemo infatti di come creare una food community, tema assai complesso, ma di come veicolare l’interesse di quelle esistenti verso di noi e la nostra attività.
#1. SCEGLI I GIUSTI CANALI SOCIAL
Ricorda sempre: i social media non sono l’oggetto del tuo food business.
Bensì il mezzo per diffonderlo: ti serviranno per attrarre audience e comunicare con essa.
La scelta del canale o strumento social è in ogni caso lo step preliminare da svolgere.
Consultare la rete e valutare quale tra i molti mezzi possa essere il più profittevole, oltre che di tuo interesse, può richiederti del tempo.
Ma devi sapere che si tratta di tempo infinitamente prezioso: ti aiuterà nei passaggi successivi e ti farà risparmiare molto tempo dopo.
Il motivo per cui metto come primo step la scelta del mezzo social è semplice: ogni canale ha un suo target di riferimento ben preciso e un modo di utilizzo specifico.
Orientando male le tue scelte rischierai di escludere una parte importante della tua food audience dai tuoi contenuti. Potrebbe anche accadere che tu finisca per coinvolgere utenti non pienamente interessati al tuo business, rendendo così vani i tuoi sforzi.
Nell’ambito del food market, la scelta può essere pertanto condizionata da alcuni fattori:
- Tipo di attività (ristorante alta cucina, cucina regionale, locale a tema, produzione artigianale, breakfast)
- Stile e tono professionale scelto (esclusivo / professionale, moderno, trendy, rustico, sperimentale, amichevole, stylish)
- Tipo di contenuto che si vuole pubblicare (articoli, ricette, immagini, video, prodotti realizzati, info attività)
- Rapporto di audience desiderato (visual / emozionale, informativo)
Qui ti mostro una breve panoramica in numeri con un’infografica efficace:
FACEBOOK.
Il più popolare e diffuso social network per la diffusione di contenuti.
Ben oltre il miliardo di utenti attivi.
Nato come semplice sito per il social sharing, si basa sulla creazione di rapporto 1 a 1 con più utenti.
Offre grandi possibilità comunicative anche per il mercato food, se si vuole creare business, è ottimale andare oltre l’account personale e creare una pagina aziendale per la propria attività.
Pubblicazione contenuti sia immagini che video, rappresenta però la forte connessione personale tra utenti – attraverso il like e iscrizioni alla pagina – più che un vero network di scambio di info commerciali.
Ottimo se cercate affiliazione di utenti al vostro marchio e la vostra azienda.
TWITTER.
E’ il social media informativo per eccellenza.
Ha una penetrazione lenta ma costante, anche in Italia, usato inizialmente dal mondo dell’informazione e news, ha ampliato la comunicazione verso mercati più specifici (food, fashion, sport).
Il rapporto con gli utenti è 1 a molti.
Per il food lo trovo fresco e immediato, tutto in 140 caratteri.
Usalo per linkare notizie, eventi e food posts, ha la sua forza negli hashtag # e nelle mention @: utilizzali!
Creerai progressivamente una tua base di follower, la tua nicchia.
Svantaggio: i contenuti hanno vita breve, il riscontro è immediato altrimenti vengono persi nella rete.
Plus: ha una forza di impatto comunicativo senza eguali, tanto è rapida e capillare la diffusione dei contenuti.
INSTAGRAM.
Il mio preferito – e da molti del settore – per comunicare con il cibo, insieme a Pinterest.
E’ il social media perfetto per fare visual marketing con le immagini. Il #foodporn è praticamente nato qui.
Fa per te se cerchi una connessione emozionale con la tua food community, e la tua attività è particolarmente in sintonia con le immagini, per dinamicità e creatività.
Per emergere occorre però molta cura – anche tecnica – nelle immagini e del proprio stile: questo non deve essere banale ma neanche troppo ricercato.
Te la metto così: deve essere assolutamente personale.
Con questo vi distinguerete senza dubbio, procura un elevato tasso di engagement (engagement rate).
PINTEREST.
Social media tutto da scoprire.
Personalmente, pur ancora poco diffuso in Italia, lo trovo ottimo per la comunicazione visuale del cibo.
Anzi, è il paradiso per i food addicted.
Molti food blogger lo hanno adottato come primo canale social, in particolare donne, ma oggi anche molti food brands sono qui.
E’ una vera propria gallery di categorie food, con foto bellissime, alcune stilisticamente all’avanguardia.
Graficamente lo trovo elettrizzante, davvero attrattivo.
Se sei alla ricerca di un ‘mood’ particolare con cui comunicare e diffondere le tue foto, piazzati subito su Pinterest e comincia a sfogliare le migliaia di Pin presenti.
Due profili efficaci che personalmente seguo:
– Giulia Scarpaleggia | https://www.pinterest.com/julskitchen/
– Erika Cartabia | La Tana del Coniglio | https://www.pinterest.com/juno82/
YOUTUBE.
Serve ancora spiegare a cosa serve?
Video, video, e ancora video.
Va bene se possiedi già una buona struttura aziendale, sei un brand di nicchia, e se il tuo piano di marketing te lo consente e hai tempo e risorse costanti da dedicare alla pubblicazione di contenuti video.
Ottimo soprattutto per pubblicare video ricette, i backstage della tua produzione o per creare contenuto creativo intorno alla tua azienda.
Se il video funziona, ha un engagement potenziale pazzesco, ma va costruito bene.
#2. INDIVIDUARE IL TARGET / NICCHIA: GLI HASHTAG E I FOOD INFLUENCERS
Una volta scelti i mezzi social di preferenza, dovrai necessariamente intercettare una o più nicchie di appartenenza al tuo market.
Poniti qualche domanda preliminare: a chi mi voglio rivolgere? Chi voglio attrarre?
Quali sono i miei utenti ideali?
E’ fondamentale che tu lo abbia chiaro.
PERLUSTRA. Per individuare una (o più nicchie, ma non andrei oltre le due) nicchia di mercato food, studia il contesto generale in cui si muovono gli utenti e gli argomenti food di interesse, potendone individuare comportamenti e tendenze del momento, sempre in relazione e armonia con ciò che fai.
Non puoi orientarti verso la nicchia di appassionati di cucina regionale, se il tuo scopo è di promuovere il tuo locale trendy e specializzato in cucina fusion. Sprechi tempo e lo fai sprecare anche agli altri.
Individua i topic più rilevanti, i gruppi di discussione dedicati al tuo argomento, fai un grande utilizzo degli #hashtag, questi ultimi fanno la differenza nei social media.
Gli #hashtag sono etichette sotto forma di termini chiave che consentono il raggruppamento di post, commenti, topic in base a categorie di argomenti, e permettono nel tempo anche di ritrovare in rete tutti i contenuti pubblicati sotto l’hashtag specifico.
Nel food market, l’uso degli hashtag è massicciamente impiegato, se non spesso abusato a sproposito.
Utilizzali per individuare i canali di discussione più attivi e aggiornati, potendo escludere tutti i contenuti off-contest che non portano da nessuna parte.
Individua i tuoi utenti ideali anche in base al contesto demografico.
Sono valori determinanti che non vanno sottovalutati.
Ad esempio una campagna promozionale sui social media di un ristorante stellato difficilmente sortirà effetto verso un’utenza di età 18-25 anni, così come valorizzare una friggitoria verso utenti over 50.
Ma tant’è.
INTERCETTA. Intercetta i food influencers.
Presto detto, in rete e in particolare sui social media sono loro che muovono il giro, spesso creano e intercettano tendenze gastronomiche.
Chi sono i food influencers?
Sono utenti specializzati ed estremamente attivi, gastronomi e non, nel food – food bloggers, food journalists, chef – che creano e diffondono contenuti rilevanti per la food community, si adoperano per promuovere e valorizzare tutti gli aspetti del settore, spesso pubblicano direttamente recensioni.
Sono insomma quelli influenti, perché i loro contenuti denotano competenza e autorevolezza nel settore food.
Sono credibili, e sanno divulgare in modo efficace.
Fai in modo di raggiungerli: una volta individuato il loro network di riferimento, condividi con loro i tuoi contenuti e tutto ciò che pubblichi riguardo il tuo business.
Concentra lo sforzo su di loro, agiranno come calamita naturale per l’aggregazione di altri gruppi di utenti interessati, peraltro potenziali futuri clienti.
#3. CREA ENGAGEMENT
Quando avrai: scelto il canale, individuato la nicchia / target di riferimento, intercettati i food influencers per la condivisione dei contenuti, è il momento di mettere a frutto quanto fatto.
E’ ora di pubblicare, bisogna creare engagement.
Devi creare aggregazione intorno al tuo business, generare interesse nei food influencers e nella food community per ciò che produci e realizzi.
Per dare vita a un engagement efficace, ovvero che ci sia vero coinvolgimento e partecipazione degli utenti, è importante che il contenuto sia di valore.
Fatti conoscere piano piano, non entrare chiassosamente nella community se non hai già un vasto repertorio da offrire.
Differenzia ciò che pubblichi, hai molte frecce al tuo arco.
- Commenti ad articoli sul food
- Link building a topic rilevanti e di interesse
- Link al proprio sito/blog/social media
- Guest post su altri blog, se presso food influencers è il top
- Inizia con immagini (visual food marketing – 1° step)
- Pubblica tuoi articoli, ricette e post dedicati
- Integra con contenuti video (visual food marketing – 2° step)
Bene, siamo alle conclusioni: in questo post hai appreso quali sono i 3 step chiave con cui iniziare a costruire una corretta presenza sui social.
Molto presto, se ti atterrai a queste semplici regole, sarai in grado di comunicare con la tua audience in maniera costante, fornendole contenuti di valore e di suo interesse.