Subito una riflessione: molti dei brand con cui siamo abituati a lavorare comprendono davvero il potenziale di YouTube nel sostenere la brand awareness, o consapevolezza di marca, tuttavia vi è ancora un certo blocco di piccole aziende che ritengono che sia uno strumento piuttosto oneroso dal punto di vista economico, e nel volume di tempo necessario a gestirlo.
Queste aziende si sbagliano.
Vi cito un esempio che ha fatto scuola di recente, così capiamo meglio.
La marketing agency Return ha sviluppato una campagna pubblicitaria per il il brand produttore di birra Robinsons, vincendo il prestigioso riconoscimento YouTube Works for Brands award for Best Use of YouTube on a Small Budget.
Traduzione a parte, hai capito.

La campagna in questione è stata sviluppata e rilasciata con un budget ridotto – circa 10-15k dollari, comprese campagne Ads – e fatta girare per circa un mese, ottenendo una reach complessiva di oltre 320k visualizzazioni, e producendo come effetto un aumento delle vendite del 81%.
Il riconoscimento vale a dimostrare come la campagna rifletta la capacità di usare Youtube allo scopo di innescare una spinta complessiva del brand, che a sua volta produce effetti tangibili anche sui profitti, anche in presenza di budget contenuti.
Più reach, più affiliazione al marchio, più vendite.
Per la cronaca, il premio è stato ottenuto scalzando la concorrenza di mega brand come Heineken, Tesco, Superdry, e BT Sport.
In questo caso, la strategia applicata sul target si rivolge a una combinazione di nuovo pubblico e fan preesistenti del marchio di birra, sia maschi che femmine, in un profilo di età compreso tra 25 e 54 anni, includendo coloro che hanno manifestato grande empatia con il tipo di birra, che fossero già affezionati alla birra Robinsons, o che vivessero nel nord dell’Inghilterra.
Il processo di targeting è iniziato con un mix di audience coinvolta, posizionamento e keyword target basato su ricerche svolte nel marketplace e sul target della birra Old Tom, il prodotto in questione.
Una strategia di cross-device è stata quindi impiegata per massimizzare l’esposizione delle Ads TruView, in base al target geolocalizzato, demografico e di interessi, assicurandosi che la diffusione su tutti i formati di device ottenesse numeri piuttosto elevati.
I risultati ottenuti alla fine hanno superato qualunque previsione.
Il brand Robinsons ha registrato circa l’81% costante di aumento vendite sulle bottiglie, nel periodo della campagna pubblicitaria.
La differenza più consistente nella strategia di marketing di anno in anno è stata proprio l’azione pubblicitaria sulle piattaforme social, vero fulcro di presenza dei target originali.
La campagna ha generato oltre 1,5 milioni di impression su oltre 320k visite uniche tra YouTube e Facebook, aumentando in modo esponenziale la percezione del brand sui social.
L’azione di Marketing.
L’obiettivo principale della campagna è stato di aumentare le vendite nei punti vendita nel periodo antecedente al Natale, incrementando il bisogno con un nuovo packaging della birra Old Tom.
Old Tom è stato sottoposto a rebranding specifico nel Maggio 2017 per poter dare maggiore referibiltià alla storia del marchio, per cui era importante che la campagna riflettesse la nuova bottiglia in un modo accattivante.
Per raggiungere lo scopo, sono state realizzate delle animazioni che mostrano come il design della vecchia bottiglia Old Tom sia mutato nel tempo, raccontando l’evoluzione del marchio sulla bottiglia fin dal primissimo design del 1899.
Per favorire il racconto, la bottiglia è stata posta su un fondale, che cambiava ogni paio di secondi, riflettendo così l’evoluzione del design interno attraverso il 20esimo secolo.
Le animazioni sono state ottenute utilizzando immagini di stock esistenti e alcune visioni proprie del cliente, per contenere i costi e il tempo di realizzazione.
Sono state poi diffuse su YouTube, Facebook e Instagram utilizzando la geolocalizzaizone dei target per limitare la spesa sulle Ads soltanto nelle zone in cui il marchio Robinsons ha maggiore presenza, in modo particolare l’area Nord Ovest dell’Inghilterra, verso Manchester.
Svolgendo una ricerca accurata sulle audience più rilevanti, utilizzando i target dei concorrenti, lookalike e interessi specifici, ci si è assicurato che il budget cose realmente speso sul pubblico giusto al momento giusto.
Luce, camera, azione.
Per i marchi che sono alla ricerca di una prova video immediata, senza mettere in campo una campagna completa, esistono alcuni modi veloci per creare contenuti video.
Siti di stock video come Slidely sono molto efficaci, è sufficiente scegliere un tema e un messaggio specifico da veicolare e si può trovare facilmente del materiale video adatto allo scopo.
In seguito, si può perfezionare la traccia video con un piccolo lavoro di editing – gli strumenti a disposizione sono infiniti – per creare un semplice slideshow, molto utile per mostrare in modo attraente i prodotti e i servizi del proprio business.
YouTube non deve essere considerato come una piattaforma a parte, sganciata dal resto degli strumenti di marketing, ma piuttosto come un asset di valore che consente di integrare e amplificare l’attività promozionale.
YouTube, nel case study raccontato, ci indica che è efficace nella costruzione della brand awareness, o consapevolezza di marca, ma può generare un impatto significativo sulle vendite nel periodo di campagna, equivalente a oltre 25 mila bottiglie vendute in più.
Se non si dispone delle giuste competenze, del budget necessario e del tempo per strutturare una campagna di valore con uno shooting video professionale, un semplice video slideshow può essere un modo conveniente e produttivo per promuovere il lancio di un prodotto, e catturare l’attenzione normalmente riservata a campagne di maggiore portata.