Sappiamo tutti che sviluppare un business online è un lavoraccio.
Ci sono un sacco di fattori e variabili, e portarli avanti insieme è ciò che ti permette di crescere e scalare velocemente il tuo mercato di riferimento.
Per questo motivo, si è sempre alla ricerca di strumenti di marketing che facciano risparmiare tempo, e aiutarti a essere più efficace e andare dritto al punto.
Domanda spoiler: ti sei chiesto perché alcuni consulenti, marketers, professionisti, sono più costosi di altri nel progettarti una strategia idonea al tuo business?
La spiegazione alla fine dell’articolo.
Di strumenti ne uso molti, non moltissimi, perché man mano cerco di filtrare l’abbondanza di tool concentrando le energie su quelli che mi aiutano davvero.
Di seguito ti mostro alcuni tool di marketing che possono aiutarti ad automatizzare molte delle tue azioni nel promuovere il tuo business.
Ho detto ‘possono aiutarti’?
Capirai, questi tool sono una bomba.
1. STRUMENTI PER RAGGIUNGERE I BLOGGERS (E TROVARE REFERRAL)
Per cosa usarli: Link building, SEO, Influencer marketing.
Quando hai bisogno di fare crescere il tuo blog, o il tuo business in generale, raggiungere i blogger può farti aumentare il tuo posizionamento SEO, costruire i backlinks al tuo sito web, e scovare gli influencer giusti o possibili partner per promuovere i tuoi prodotti e servizi.
Il problema di fondo è che queste attività portano via parecchio tempo.
Perché devi:
- trovare blog interessanti per il tuo business
- ricercare informazioni di contatto
- scrivere una tua presentazione personalizzata (non è obbligatoria, ma dovresti farla)
- gestire le risposte
- incalzare i non-responders (quelli che non ti si filano subito)
Ognuna di queste attività può richiederti diverse ore di lavoro, un motivo per cui molti mollano al primo colpo.
Per un’attività soddisfacente di ‘outreach’ (l’azione proprio di andare a scovare gli utenti), devi sicuramente sondare centinaia di blog, e pubblicazioni.
Farlo senza uno strumento che velocizzi il processo, può essere molto duro e i risultati si faranno attendere.
I tool per l’outreach possono automatizzare proprio l’azione di ricerca dei siti web, scandagliarli alla ricerca dei contatti, e gestire l’invio di email.
PITCHBOX
Pitchbox ti aiuta a trovare e inviare email personalizzate a bloggers, autori, e influencers.
Il prezzo parte da 95 dollari al mese, non poco, per cui definisci bene prima i termini di ricerca e chi stai cercando, prima di iniziare a usarlo.
BUZZSTREAM
Buzzstream è un altro tool di ricerca assolutamente da provare.
E’ in sostanza un CRM che ti consente di gestire una enorme lista di campagne di ricerca, è piuttosto vasto come strumento, e maneggiarlo con padronanza può richiedere del tempo, ben speso.

2. SOCIAL MEDIA TOOLS
Quando usarli: per costruire traffico e un seguito di pubblico.
Lo sappiamo, i social sono imprescindibili nel promuovere il tuo business in modo attivo.
Bla bla bla.
Ma cavolo, ci sono così tante piattaforme che è praticamente impossibile seguirle tutte.
Più o meno, le persone tendono a usare non più di 3 canali social in tutto.
Per raggiungere la tua target audience nel momento giusto, hai bisogno di condividere contenuti su più piattaforme durante il giorno.
Ma siamo sinceri, il tuo lavoro va ben oltre passare la giornata sui social, no?
Prova a pensare di pubblicare manualmente su Twitter, IG, Facebook e LinkedIn ogni santo giorno.
Devi quindi creare due o tre post per ogni canale, e crearli ognuno con il giusto design e impaginazione per catturare la massima attenzione (e in modo rapido).
Social diversi, tipi di pubblico diversi.
Se già stai postando regolarmente, sai bene quanto è difficile trovare contenuti che intercettino il tuo pubblico.
Ed ecco che qui intervengono gli strumenti di gestione dei social media, che ti trasformeranno in un ninna marketer, condividendo variazioni personalizzate dei tuoi post su ogni piattaforma.
BUFFER
Il tool perfetto se sei all’inizio con la programmazione dei post.
Come mai così popolare?
Intanto è facilissimo da usare, sia che tu voglia sistemare i tuoi post, sia che tu abbia bisogno di programmare quando pubblicare.
Vuoi controllare quali post che pubblichi hanno il miglior engagement?
Dai un’occhiata alla dashboard delle analytics, e lo capirai subito.
Buffer è free per un singolo account (fino a 10 post programmati), poi il prezzo parte da 15 dollari al mese per 8 canali social (e 100 post per canale).

SMARTERQUEUE
Smarterqueue è un altro strumento popolare di programmazione che rende più agevole condividere e pubblicare contenuti generati dagli utenti, da un unico punto.
Importa i tuoi feed, anche RSS, crea le categorie per ogni tipo di contenuto che pubblichi, e controlla la tua programmazione con il calendario settimanale.
Smarterqueue parte da 25 dollari al mese per 4 canali social.
DRUMUP
Drumup è un tool di gestione dei contenuti e social media management che svolge il lavoro sporco di trovare i contenuti adatti a te.
Se senti che stati passando troppo tempo nel gestire ogni settimana i tuoi social, DrumUp ti farà risparmiare parecchie ore di lavoro.
Inserisci una lista di keyword e argomenti, e DrumUp sonderà il web per trovare gli articoli più interessanti, inoltre ti permette di customizzare i tuoi post e i tweets con gli hashtags, emoji, le mention giuste e GIF.
Prezzi a partire da 15 dollari al mese.
3. STRUMENTI PER CREARE CONTENUTI (VISIVI E NON)
A cosa servono: creare le grafiche per blog, siti web e social media.
Qui gioco in casa.
Sono praticamente nato nel mondo Adobe, per cui difficilmente mi potrei privare della suite con Photoshop, Illustrator, per creare contenuti grafici di grande effetto.
Molti blogger però, e anche imprenditori, hanno serie difficoltà nel creare grafiche idonee (uso un termine elegante per non offendere nessuno), ammetto che è una di quelle attività che tendono a levare il sonno.
Eh, la creatività o ce l’hai o mica la compri.
La verità è che se vuoi davvero dare slancio al tuo brand, i tuoi contenuti visivi devono essere d’impatto.
Niente mezze misure.
E per farlo senza diventare matto, puoi partire da questi.
CANVA
L’ho usato anche io, e ogni tanto mi ci butto per tirare fuori qualche grafica particolare.
Piuttosto mi serve come ispirazione, guardo i template e li ricreo in vettoriale con i tool a cui sono più legato e abituato, anche se apprezzo moltissimo la facilità d’uso dello strumento.
Davvero intuitivo.
Canva è un all-in-one per creare le grafiche soprattuto per i social, ebook, grafiche per gli opt-in, e molto altro.
Puoi salvare elementi grafici, organizzare e gestire progetti, creare template da condividere, dimensionare le immagini, e dare fondo alla libreria piuttosto ampia di immagini.
Canva costa circa 12-13 dollari al mese, ma c’è sempre il mitico account free.
Dai, chiedi in azienda se uno dei tuoi dipendenti non ha mai usato Canva.
Spoiler: a Canva, ho sempre preferito Adobe Spark.

PICMONKEY
Pickmonkey è molto simile a Canva, fatta eccezione per i template predefiniti.
Quindi, qui devi partire con la modalità ‘scratch’ (ovvero a manina), per costruirti una libreria di modelli partendo dai tuoi design.
Ciò che però rende PicMonkey davvero unico sono le funzioni di photo editing.
Puoi velocemente modificare la colorazione delle immagini e creare una grafica personalizzata su misura per te.
PicMonkey parte da appena 5,99 dollari al mese.
PROMOREPUBLIC
Uno strumento bestia.
Vuoi velocizzare praticamente tutto? Ecco la risposta.
Promorepublic è un tool di creazione contenuti, programmazione con oltre 100k (!!) post predefiniti per praticamente tutto, quotes, post di tendenza, vacanze, eventi, insomma la qualunque.
Tutti i design realizzati sono pronti all’uso.
Semplicemente crea i tuoi post usando l’editor grafico, e programmali sui social, in un click.
Può inoltre automatizzare le promozioni su Facebook e Instagram per aiutarti a generare più vendite.
Non male.
Tutto questo a soli 9 dollari al mese.
HEADLINE ANALYZER
Headline Analyzer è un tool che ti aiuterà a migliorare nettamente le tue headline e i tuoi titoli, per avere molti più click in futuro.
Certo, io a questo metodo applico sempre una buona dose di eccezione: il mio estro e un certo cinismo nello scrivere i titoli dei post.
Sarebbe stato piuttosto standard scrivere il titolo: 7 strumenti di successo per il tuo marketing.
Ma vuoi mettere scrivere ‘7 macchine da guerra’?
Più diretto, in stile guerrilla copy, e al diavolo la SEO.
(Poi, sul mio approccio alla SEO pubblicherò nei prossimi giorni un punto di vista che ti spiazzerà)
Può servirti?
Non lo so, forse. Se hai poca fantasia, sicuramente si.
Comunque, è gratuito.
4. STRUMENTI DI AGGREGAZIONE
Utili per: promuovere i contenuti originali.
Dovresti ormai aver capito che creare dei contenuti originali e interessanti è soltanto una parte della costruzione di un tuo pubblico e aumentare il traffico ai tuoi canali di comunicazione.
Bene, molto presto scoprirai che la parte più dura è come promuovere questi contenuti, e gettarli in pasto al pubblico, in rete.
Ti serve quindi una strategia (già detto, ma fa sempre bene ricordarlo) per sapere come e quando condividere i tuoi post.
Uno strumento per automatizzare il processo di condivisione può esserti di grande aiuto.
Questi tools sono molto simili a quelli per il social management che abbiamo appena visto.
Ti consentono infatti di programmare facilmente i tuoi contenuti su più canali in momenti diversi, per aumentare la visibilità specifica su ogni piattaforma.
Inoltre, puoi anche verificare cosa stanno pubblicando i tuoi concorrenti e usare queste informazioni per ottimizzare la tua strategia.
Se hai bisogno di canalizzare maggiore traffico, gli strumenti di aggregazione possono metterti sulla strada corretta mostrandoti i contenuti con le migliori performance nella tua nicchia di mercato.
ZEST
Lo uso, lo uso, lo uso allo sfinimento.
Come scrive il mio amico Francesco Agostinis nel suo ottimo post sui migliori tools, è causa di molti notti insonni, per molti e anche per me.
Indispensabile, se si vuole avere la panoramica globale e sempre sul pezzo sul meglio del content marketing, articoli di settore, tutto lo scibile possibile su branding, email, strategia, insomma lo sguardo globale.
Cosa fa Zest?
In pratica, è un’estensione di Chrome, che spinge al massimo il tuo traffico.
Sottoponi a Zest un tuo articolo, attendi che il team redazionale di Zest lo valuti e lo approvi, e inizia a promuoverlo.
Gratuito, figherrimo, e 1000 volte meglio di tante repliche di Albano su Rete4.
Eddai.
A parte Zest?
Dopo averlo provato, gli altri tools non mi sento di citarli nemmeno.

5. STRUMENTI DI RICERCA KEYWORDS
A cosa servono: portare traffico organico ai tuoi contenuti (e dici niente?)
Da quanto ti sbatti per la tua azienda, o il tuo blog, nel creare contenuti?
Forse è il caso di fare un bel passo in più e ottimizzare i tuoi post e pagine così da farti trovare più facilmente sulla grande G.
I tools di keyword search ottimizzano i tuoi contenuti già esistenti, e farti capire quali sono i termini ricercati dal tuo pubblico, usando queste variabili per orientare meglio i tuoi post successivi.
La keyword search in generale non è utile solo ai fini SEO, ma anche per convogliare e attrarre più utenti in linea con il tuo business.
ADWORDS KEYWORD PLANNER
Cosa può funzionare in modo ideale per farsi trovare su Google?
Risposta: uno strumento creato da Google stesso, facile no?
Adwords Keyword Planner ha subito alcune modifiche recenti ma rimane a tutti gli effetti un grande tool di ricerca keywords, specialmente per i blogger che non sono ancora in grado di spendere soldi per questo, infatti è del tutto gratuito.
Basta che crei un account pubblicitario per accedere alle funzioni, quindi puoi creare una campagna AD e successivamente metterla in pausa al bisogno.
Sebbene puoi usare in integrazione anche altri tools di ricerca, Keyword Planner per me resta un faro con cui orientarsi in modo netto e semplice.
https://ads.google.com/intl/it_it/home/tools/keyword-planner/
KWFINDER
Il KWFinder è uno strumento piuttosto recente che sta divenendo popolare grazie alla facilità d’uso e ai dati accurati e precisi.
Puoi anche visualizzare la classifica dei domini per ogni keyword sulla stessa dashboard, piuttosto valida come opzione.
Molti tools a pagamento ti mostrano le keyword in base alla difficoltà di posizionamento (o concorrenza), e anche KWFinder lo consente.
Una cosa da tenere a mente con ogni strumento è che la competizione e i volumi di ricerca sono in continuo movimento, per cui le keyword che oggi possono fornirti un buon posizionamento oggi, possono essere diverse domani.
Assicurati pertanto di verificare le keyword in tempo reale (aiutandoti magari con un file excel), per sapere quali possono performare meglio di altre.
KWFinder parte da 25 dollari al mese, per circa 100 ricerche al giorno.
In ogni caso, la migliore alternativa oggi a Keyword Planner.
6. STRUMENTI DI EMAIL MARKETING
Per cosa usarli: prova a indovinare.
Il mio pane quotidiano, da tempo scrivo quintali di email, sia per me che per altri.
E cerco sempre soluzioni e tattiche più efficaci per affinarne sia l’uso che la destinazione.
I cestini sono pieni di email, ogni giorno, per cui regolatevi su quanto tempo ancora volete fare buttare alla vostra azienda.
Ad oggi, almeno la metà degli utenti sono propensi ad acquistare da marchi che costruiscono una relazione con loro attraverso delle email regolari.
Ah, il caro vecchio rapporto epistolare.
Ovviamente, mica devi mandare manualmente le email a ogni tuo utente, certo che no.
Devi quindi dotarti di un bello strumento di automazione per inviare le tue email – inizia a chiamarle campagne, ormai è la regola.
Al livello più basso, questi tools ti aiutano a mandare email diverse agli utenti in base alle loro azioni e comportamenti.
Ma non fanno solo questo.
Quelli più avanzati, si integrano con la tua piattaforma Commerce e inviano email in base agli acquisti effettuati o al percorso di navigazione svolto dagli utenti.
Puoi migliorare le tue vendite potendo segmentare le tue liste utenti (funzione potentissima e ancora usata poco e male), e differenziare i contenuti in base a profili di ciascun segmento creato.
Per ogni campagna, puoi tracciare una grande quantità di dati: dagli Open Rate, ai click e interazioni con le tue email, link interni o altro.
MAILCHIMP
A molti non piace (credo perché in verità non lo usano mai a fondo), io lo trovo una bomba.
Uno dei tools che uso di più in assoluto, è base della mia strategia di Email Marketing con cui comunico e nutro le mie liste utenti, mi consente di fare quello che mi serve senza impazzire, ma con estrema efficacia.
Vero, è forse più adatto per chi inizia e non vuole un tool troppo sofisticato (non è tra quelli), ma è tra i pochissimi che ti permette un account free fino a 12000 mail e fino a 2000 utenti iscritti ogni mese.
Su MailChimp non mi sento proprio di fare un tutorial, se cerchi la massima esperta in Italia su questo strumento rivolgiti alla mitica Alessandra Farabegoli, che di Mailchimp conosce trucchi e segreti come nessuno.

GET RESPONSE
Come Mailchimp, ma nettamente più potente.
Grandi funzioni di automazione, è molto forte nel custom design delle tue email (io continuo a preferire Mailchimp, ma se vuoi un training anche su questo ti posso aiutare), reportistica avanzata, e integrazione con moltissimi tools di terze parti.
Di gratuito solo la prima prova, qui si parte da un minimo di 1000 iscritti (dai, facile) a 12 euro al mese.
Scalabile con facilità man mano che i tuoi utenti aumentano.
Consigliassimo per le piccole e medie imprese.
ACTIVE CAMPAIGN
Sinceramente ero indeciso se riferire solo di tools gratuiti o meno, ma a me piace spendere.
Scherzo.
In fatto di Email automation, nettamente il migliore sul mercato.
Una bestia, e il buon Dario Vignali ci ha messo un bel corso nel suo Marketers Marketplace.
Più che un tool di Email Marketing, è un vero e proprio CRM fatto e finito, dato che può gestirti anche i dati di vendita, e tutti i dati dei tuoi clienti.
La cosa che lo rende fantastico secondo me?
Le funzioni di Automation Map, con cui puoi letteralmente costruire un funnel email da zero, in modo ultra intuitivo, per impostare tutti i flussi di azione e comunicazione, per tutti gli utenti.
Per 2500 contatti (secondo me il minimo da considerare) occorrono 39 dollari al mese, nel piano Lite.
Se puoi spendere qualcosa (ma per una piccola azienda sono cifre bassissime per un tool così potente) consiglio il piano Plus, solo 99 dollari e fino a 25 utenti, invii illimitati e integrazione CRM completa.

7. STRUMENTI DI ANALYTICS
A cosa servono: misurare le pagine, post e articoli, e campagne. Insomma tutto.
Puoi convincerti che una strategia di marketing sia ciò di cui hai bisogno per fare crescere il tuo business.
Una strategia.
No, te ne servono più di una.
Devi provare diverse strategie per capire quale davvero funziona per te.
Motivo? Il comportamento e i bisogni dei tuoi clienti cambia in continuazione.
Quello che desiderano oggi può essere diverso domani, e le piattaforme su cui ti appoggi possono non funzionare più così bene dopo.
Gli strumenti di analytics aiutano proprio a capire cosa funziona e quando, come le persone interagiscono con i tuoi contenuti, e quali canali sono più performanti.
Un buon tool deve poterti mostrare informazioni come gli indici di conversione (quanti realmente poi acquistano i tuoi prodotti), engagement, vendite, e molto altro.
Ma aspetta.
Io qui non ti sto dicendo quali strumenti ti permettono di tracciare i dati di traffico, o quali sono le pagine più visitate.
Provo a mostrarti altro, che va nella direzione che oggi si dovrebbe seguire: anzi provo a dirtelo con una domanda precisa.
Tu sai esattamente che COSA fanno i tuoi utenti, quando visitano il tuo sito, la tua landing page, o la tua pagina di vendita?
Psicologia? Neuromarketing? Quasi.
Alcuni strumenti oggi ti consentono di tracciare esattamente la sequenza di azioni che gli utenti svolgono durante la navigazione, per sapere la sequenza logica che porta alla conversione, all’acquisto finale, o cosa non funziona, e perché i tuoi utenti lasciano il sito senza completare l’acquisto.
MIXPANEL
Bomba.
Mixpanel traccia le azioni che gli utenti eseguono sul tuo sito, landing page, come ad esempio visualizzare un video, condividere un tuo post, o cliccare su un bottone specifico.
Dato che genera molti dati oltre alle classiche pagine visitate, o durata della navigazione (per il famoso bounce rate), può anche aiutarti a capire quali pagine devi ottimizzare meglio per convertire più vendite.
Letteralmente, ti fa comprendere in pieno il percorso del tuo utente, come interagiscono con i tuoi contenuti.
Quasi un consulente comportamentale.
Piano free per azioni limitate, ma per testare il principio di funzionamento è perfetto.
Oltre, andiamo sui 1000 dollari all’anno.
FACEBOOK ADS MANAGER
Già stato detto tutto o quasi. Ma c’è sempre da scoprire.
Per scandagliare a fondo le funzioni immense di FB ADS Manager, vi affido al buon Francesco Agostinis (provate prima il corso FB Advanced, e poi magari iscrivetevi alla Masterclass), oppure seguite la mia amica e mitica Veronica Gentili.
Cosa ti permette di fare?
Testare il tuo copy per le sponsorizzate, immagini, sfruttare il targeting per ogni tipo di pubblico (che potete costruire, e questa è una delle cose più potenti), obiettivi, e un miliardo di altre cose.
Creare report per misurare i leads, acquisti, CPM, CPC, e tutto il resto.
https://www.facebook.com/business/learn/facebook-ads-reporting-ads-manager
LUCKYORANGE
Se Mixpanel è una piccola bomba di analytics, provate questo.
Luckyorange fa tutto quello che ho indicato prima, ma non ti dice soltanto cosa fanno gli utenti DURANTE la navigazione, ma incredibilmente la dashboard è un flusso di metriche costanti che ti mostrano cosa hanno fatto prima di arrivare al tuo sito, ovvero quali keywords, referral, tweet o altro riferimento li ha portati da te.
Riguardo al comportamento di navigazione, qui abbiamo anche le meravigliose heatmaps, le mappe di calore, che ti illustrano visivamente cosa fanno gli utenti mentre navigano, dove muovono il mouse, la sequenza dei movimenti prima e dopo il click.
Che meraviglia. Psicologia applicata al browsing, altro che usability.
Chat integrata per comunicare con gli utenti durante il processo di acquisto, e mappe di funnel di conversione, per intercettare gli utenti che abbandonano, e poterli ripescare o quantomeno capire perché lasciano l’acquisto prima del checkout.
Per una base di partenza di 10 dollari al mese, direi che vale proprio la pena buttarceli dentro da subito.

Risposta finale alla domanda spoiler: penso avrai capito ora che i professionisti ed esperti di consulenza strategica dedicano molto tempo (e io sono tra loro) a provare, testare, sperimentare moltissimi strumenti, per poi sapere scegliere quelli più efficaci, ma non a caso, ma per la tua azienda e soprattutto per i tuoi obiettivi, che possono essere diversi dagli obiettivi dei tuoi concorrenti.